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Cosa lascia Sabato de Sarno a Gucci?!
In un colpo di scena che ha sorpreso il mondo dell'alta moda e noi tutti appassionati, Sabato de Sarno, il direttore creativo di Gucci, ha annunciato il suo addio, ad appena due anni dalla sua nomina a guida della creatività del marchio. Nel nostro articolo di oggi, esploreremo il percorso di de Sarno a Gucci, i contributi che ha apportato e le possibili direzioni future per questo talentuoso designer.
Il contesto dell’arrivo
Quando Sabato de Sarno è stato nominato direttore creativo di Gucci, il brand era in cerca di un ritorno alle origini, all'eleganza tipicamente Gucci che pure era stata fortemente improntata sul carattere eclettico di Alessandro Michele. Con una solida esperienza maturata in altri prestigiosi ambienti creativi quali Prada, Dolce & Gabbana e Valentino, solo per citarne alcuni, il designer italiano era considerato il candidato ideale per reinterpretare l’iconico DNA di Gucci in chiave contemporanea. La sua visione si è subito distinta per l’unione di tradizione artigianale e sperimentazione moderna, asciutta nelle silhouette e con pochissimi fronzoli a cui badare, contrapponendo De Sarno all’attenzione sia della critica che di un pubblico sempre più esigente ma abituato fino a poco prima a qualcosa di totalmente opposto rispetto alla nuova visione del gruppo.
La decisione di lasciare e le reazioni
Nonostante il percorso tra l'uscente direttore creativo e Gucci non sia stato proprio rosei, dettato soprattutto da una profonda crisi dell'alta moda, ancora più vivida ed accentuata per il gruppo Kering ed un ritorno di vendite non proprio entusiasmante, potrebbe aver fatto decidere a Sabato de Sarno di chiudere questo capitolo a Gucci, tanto che la ormai prossima sfilata autunno/inverno 2025 di Gucci, prevista per la settimana della moda di Milano il 25 febbraio, sarà presentata unicamente dallo studio di design della maison. Sebbene le motivazioni precise restino in parte riservate, si parla di una visione non convincente per la direzione del marchio o comunque di un riscontro meno che tiepido da parte dell'audience a cui Gucci sperava di far riferimento. Il mondo della moda ha reagito con una miscela di stupore, rispetto e curiosità : da un lato, la consapevolezza del contributo che de Sarno ha dato al ritrovamento di sé del brand, e dall’altro, l’interrogativo su quale sarà il prossimo passo di un designer così versatile.
Il percorso a Gucci
Durante il suo breve ma intenso mandato, Sabato de Sarno ha portato Gucci a esplorare nuovi orizzonti creativi. Le sue collezioni hanno saputo bilanciare elementi classici ed innovativi, proponendo sfilate che hanno evidenziato un’estetica raffinata e al contempo audace nel suo profondo rinnovamento di stile. Dai capi sartoriali alle proposte più casual, ciascuna delle pochissime collezioni disegnate è stata un invito a riscoprire il lusso moderno, reinterpretato attraverso la lente del design contemporaneo, tanto che la prima delle collezioni di De Sarno nella maison è stata chiamata proprio Ancora Gucci come il passionale "Rosso Ancora" appositamente sviluppato. I dettagli ricercati e mixati con il centenario heritage di Gucci, ci ha restituito quindi texture sorprendenti nella loro semplicità e l’attenzione per l’artigianato che hanno caratterizzato un percorso che, pur essendo incredibilmente breve, ha lasciato un’impronta nel panorama della moda, magari fondamenta per il prossimo percorso di Gucci o un qualcosa di scomodo da nascondere....
...Cosa ne pensate di questo nuovo e repentino cambio di rotta? Vi sconvolge o sapevate che De Sarno sarebbe durato così poco?
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