Virgil Abloh Heritage
A dispetto di quello che il cuore vorrebbe, Louis Vuitton non si è fermata dopo la scomparsa di Virgil Abloh avvenuta ormai un anno fa, anzi il team creativo (più volte elogiato dallo stesso Virgil), ha continuato a lavorare alle prossime collezioni senza un direttore creativo alla guida, proprio dal punto in cui Abloh aveva forzatamente lasciato il suo meraviglioso lavoro.
La Pre-Fall '23 della Maison parigina non perde la sua caratteristica narrativa che anzi arricchisce di profondi pensieri presi in prestito dalla grammatica tipica dell'arte di strada e di un outfit decisamente più urban. Stratificazioni generazionali abbracciano più trend, dove l'emblema del Monogram LV assume un carattere estremamente vintage o ispirato dalla ricca cultura dei graffiti che Louis Vuitton intitola Desert e Mirage.
Desert è in un certo qual modo accomunato al corso intrapreso da Dior nella sua sfilata inaugurale a Giza, Egitto e dall'ispirato guardaroba urbano, influenzato fortemente dalle corse nel deserto (Marathon des Sables è la più rinomata). Mirage d'altro canto disegna outfit nettamente contrastanti poiché ideati per spostamenti brevi nelle tentacolari città, bisognose di porre un focus sul pratico e casual.
In conclusione, sebbene non vi sia una guida creativa ferma e netta al timone di una delle più rappresentative e consolidate case di moda, Louis Vuitton post Virgil Abloh ha chiara l'eredità lasciata dal visionario e continua ad omaggiarlo con un lavoro ammirevole.
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