Netflix: stop alla condivisione account!

Dopo mesi, anzi anni a rincorrere i fuorilegge della condivisione password, il famosissimo servizio di streaming online Netflix, ha ufficialmente annunciato l'implementazione che porrà fine alla condivisione degli account.

Netflix è ad oggi uno dei più grandi e più diffusi servizi di streaming al mondo, con una vasta ed aggiornata selezione di contenuti su cui contare, tra film, serie tv, documentari e spettacoli originali, uno dei suoi punti di forza è (ancora per poco), la possibilità di poter essere visto su una vasta gamma di dispositivi, tra cui TV, computer, tablet, smartphone e console, senza pubblicità, interrompendo e potendo riprodurre in libertà ogni contenuto, in qualsiasi momento. Almeno fino a quando poco più di un anno fa, veniva intrapresa la personale crociata anti-password di Netflix, lasciando gli utenti comprensibilmente indignati sia per la futura possibilità di non poter più condividere le spese con amici e famigliari e sia perché molto probabilmente si avrà a disposizione un solo dispositivo sul quale fare affidamento per il proprio account.


Tentando di arginare i profitti in calo, il servizio di streaming doterà ogni account di una propria password, dichiarando inoltre che: "Per garantire un accesso ininterrotto a Netflix, connettiti al Wi-Fi nella tua posizione principale, apri l'app o il sito Web di Netflix e guarda qualcosa almeno una volta ogni 31 giorni", almeno secondo il Centro assistenza di Netflix.⁠ Questo procedimento permetterà la creazione di un dispositivo affidabile da cui poter guardare tutto, anche quando si è lontani dalla posizione principale, si potrà guardare Netflix semplicemente accedendo al proprio account. Ma se l'assenza dall'account si protrae nel tempo (probabilmente per un periodo più lungo di 31 giorni) sempre il Centro assistenza Netflix afferma che "il tuo dispositivo potrebbe essere bloccato".⁠

La sensazione è che Netflix stia insistendo su questo punto in particolare, tralasciando persino i nuovi contenuti in piattaforma, non ritenuti più di qualità come un tempo, in modo tale da giustificare un passaggio ad altri servizi di streaming come Amazon Prime, Disney+ o altri di proprio gradimento.

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