I Grammy dei numeri
Contestualmente alla kermesse sanremese che si sta preparando a fagocitare tutto ciò che capita a tiro, si è tenuto ieri a Los Angeles, nella maestosa Crypto.com Arena (ex Staples Center), un'altrettanto prestigiosa premiazione, quella dei Grammy Awards 2023.
La 65° edizione dei premi ritenuti l'Oscar della musica ed assegnati dall'associazione di artisti e tecnici dell'industria musicale riuniti nella Recording Academy, hanno segnato numeri incredibili grazie all'enorme quantità di esibizioni da capogiro che hanno infiammato l'arena ed infranto anche qualche record.
aggiudicandosi i combattutissimi Best Rap Album, Best Rap Song ed anche Best Rap Performance.
Sfortunatamente i Måneskin, candidati per la prima volta ai grammofoni d'oro come Best New Artist, non riscuotendo però la statuetta, assegnata alla giovanissima Samara Joy per le sue incantevoli sonorità jazz.
Steve Lacy si è aggiudicato il suo primo Grammy per il Best Progressive R&B Album con il viralissimo 'Gemini Rights', da cui ha estrapolato un'intima esibizione di 'Bad Habits' accompagnato dall'amico Thundercat.
Per onorare i 50 anni dalla nascita dell'hip hop, Busta Rhymes, Run DMC, GloRilla ed in seconda battuta Dj Khaled assieme a Jay-Z, Lil Wayne, John Legend ed altre personalità della scena hanno celebrato e concluso in bellezza l'evento che ha visto trionfare su tutti Beyoncé, con 32 Grammy totali aggiudicati lungo la sua sfavillante carriera e addirittura 4 durante la serata dei Grammy Awards 2023, infrangendo così ogni record e segnando questa edizione come Grammy dei numeri.
Nessun commento: